martedì 1 febbraio 2011

Il ministro degli esteri del Vaticano

Ricapitoliamo:
Frattini va al Consiglio Affari Esteri dell'Unione Europea, ieri. Sul tavolo c'è da discutere di: Bosnia, Albania, Libano, Tunisia, Egitto (soprattutto Egitto).
Qual è la priorità che Frattini porta, a nome dell'Italia? La protezione delle minoranze cristiane nei paesi terzi. Intento meritorio, ma anche molto velleitario in assenza di un'efficace politica estera europea.  Ma vabbé: per un giorno, Frattini si fà ministro degli esteri del Vaticano, in prestito.

Ma soprattutto, che cosa ottiene? Sul tavolo c'è già un documento che impegna l'UE a promuovere il rispetto delle minoranze religiose tutte, non solo cristiane: il riferimento è anche agli sciiti iracheni: l'UE condanna "fermamente" gli "atti di terrorismo contro luoghi di culto". Onesto compromesso, si dirà. E invece no, il Nostro batte i pugni sul tavolo perché i cristiani non sono esplicitamente menzionati: "laicismo esasperato", grida, e fa saltare l'approvazione del documento. Contro la modifica proposta da Frattini su un testo già concordato non ci si mettono solo i socialisti spagnoli e portoghesi, ma pure il governo conservatore della cattolica Irlanda, e il Granducato del Lussemburgo (ohibò, quell'empio del granduca!), nonché dietro le quinte i governi (tutti conservatori!) di Gran Bretagna, Danimarca, Svezia e Finlandia.

La Repubblica titola: "UE, schiaffo all'Italia sulla difesa dei cristiani": e si ricomincia la tarantella della disinformazione su quanto è cattiva, massonica e laicista l'Europa.

Farò peccato, ma tento di azzeccarci: il tutto costituisce un'abile mossa (perdente in partenza) del governo Berlusconi IV per sollevare il solito polverone mediatico, dare un contentino al Papa e far smettere gli attacchi da parte di CEI e giornali cattolici per via dell'aberrante comportamento del nostro premier. Se Frattini avesse voluto veramente fare qualcosa per la protezione dei cristiani, avrebbe fatto meglio ad agire da mediatore ed accettare un compromesso, anziché fare saltare il tavolo, alle spese proprio delle minoranze cristiane nei paesi terzi.

concludiamo con un pezzo di umorismo nero:
Dopo un processo che l'Iran ha definito equo, è stata giustiziata tramite impiccagione Zahra Bahrami. Ammettetelo, per un attimo avete tremato per Sakineh. (Richi Selva)

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